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C’è chi vince, e c’è chi perde

Siamo in attesa che Trump inizi le sue attività presidenziali ma è ovvio che sia necessario uno sguardo al passato per rivedere quali promesse elettorali aveva mantenuto e quali, fra le tante, aveva disatteso.
Se non altro è utile per evitare di cadere nella trappola del facile entusiamo di guadagnare investendo sui quei comparti, come il petrolio, che il tycoon caldeggia con il suo “drill baby, drill!!”.
Sarà tutto da vedere, non diamo nulla per scontato.

100 giorni a NATALE

100 giorni sono quelli che mancano a Natale. L’anno, anche se non sembra, è già finito, c’è poco da dire. Ma rimane ancora molto da fare in termini di educazione finanziaria, di partecipazione allo studio, alla necessità, e voglia, di capire come si evolvono i fatti economici. Tutto ciò solo perché ne facciamo parte, figuriamoci se entriamo nella consapevolezza che ognuno è determinante per sè e per gli altri.
Breve analisi del contesto e piccolo suggerimento finale per il quieto vivere.

Il coltello che cade

Anche questa volta cade un coltello, la famosa metafora per indicare una drastica e veloce discesa dei mercati azionari su cui gli investitori, avidi per la ghiotta occasione di comprare a prezzi bassi, rischiano di farsi seriamente male afferrando al volo “il coltello”. Ma anche quelli ansiosi corrono lo stesso rischio vendendo a prezzi stracciati qualcosa che invece ha valore. E’ sempre la stessa storia: avidità e paura. Ma anche questo è parte integrante del mercato, come la saggezza e la prudenza che occorrerebbero in questi momenti: prima di agire occorre capire.

Si vis pacem , para bellum

Breve descrizione della strategia di investimento seguita in questi ultimi mesi a seguito degli avvenimenti internazionali. Si procede con un pò di cautela e con una attenta selezione dei titoli e comparti azionari perché non si ha una visione chiara delle reazioni al recente attentato di Mosca.
Inoltre attendiamo di conoscere i danni alle transazioni commerciali dopo il disastro del ponte di Baltimora.

Anno nuovo, problemi vecchi

Sarà pure un nuovo anno ma i problemi sono sempre gli stessi: forti tensioni geopolitiche che compromettono la stabilità economica mondiale. C’è ancora confusione, qualunque decisione di politica monetaria per ridurre l’inflazione può essere vanificata. Pertanto la prudenza è ancora d’obbligo anche se, in questo contesto, si può ancora costruire con fiducia una buona base di rendimento, almeno obbligazionario.

Tanto peggio, tanto meglio – 2° parte, il momento unico

Sono trascorsi due mesi dall’attentato terroristico di Hamas contro Israele. La forte tensione geopolitica induceva ad una prudente gestione dei risparmi e non alla paura di un tracollo finanziario. La disciplina dei risparmiatori è stata premiata a discapito di chi, come sempre, incuteva terrore. La morale è che bisogna avere fiducia, confrontarsi e ragionare.

Pronti per un’altra guerra

Tutto pronto per una nuova guerra tra Israele e Hamas. Al momento non ci sono risvolti finanziari ed economici di rilievo e non dovrebbero esserci. Ma prima di prendere decisioni di investimento sarebbe il caso di avere un quadro più chiaro della situazione. Le opportunità non mancano ma la fretta è sempre stata una cattiva consigliera

Flash mercati dopo il dato sull’inflazione USA del 12/7/23

Breve commento operativo alla luce del buon dato sull’inflazione americana divulgato, con grande soddisfazione, il 12 luglio 2023. Di certo avremo rendimenti obbligazionari degni dei sacrifici fatti in questi ultimi mesi, con la buona sensazione che la temuta recessione sarà più lieve di quanto annunciato nel 2022. Ma di certo non possiamo trascurare una situazione ancora difficile per la continuità della guerra e la prudenza rimane la chiave migliore per aprirsi un futuro. @brunelloniccoletti ​

Flash mercati finanziari – La parola a Powell

Pochi minuti per riassumere, con parole semplici, cosa è accaduto in questo ultimo mese e l’ansia dei mercati finanziari per le prossime imminenti parole di Jerome Powell sul rialzo dei tassi. Powell, da colomba alla vigilia della riconferma alla FED durante la Presidenza Trump , a falco ora che la poltrona è ben salda.

Vicini ad un nuovo inizio

In questi giorni in cui si divulgano i risultati trimestrali si rimane in attesa di capire se dobbiamo considerarci in recessione, oppure no, forse si, magari un pò, chissà chi lo sà.
Una certezza è quella che chi doveva finire in galera ci è finito, meglio tardi che mai, e questo mi fa guardare le cose con altri occhi, più fiduciosi per un futuro che sembra incerto ma che, invece, può solo andare avanti in meglio.
Per l’anno che verrà io ho già preparato i clienti, ma questa non è una novità. (Lucio perdonami!)